Cartucce per stampanti senza testina di stampa integrata
Molti produttori, tra cui Epson, Brother, Canon, HP, hanno adottato la politica di installare la testina di stampa nell’apparecchio come componente duraturo o sostituibile. Il cliente acquista poi una cartuccia d’inchiostro che è semplicemente un serbatoio di inchiostro. Oggigiorno la maggior parte delle cartucce d’inchiostro dispongono di un chip su cui la stampante salva diverse informazioni, ad esempio il livello di riempimento e il volume di stampa.
Cartucce per stampanti originali e compatibili
Vengono denominate cartucce per stampanti originali le cartucce sviluppate e prodotte da produttori di apparecchi. Tutte le altre cartucce, anche ricaricate o riciclate, sono dette “cartucce per stampanti compatibili”.
Cartucce d’inchiostro compatibili e ricaricate – differenze?
Le cartucce originali dei produttori di apparecchi sono relativamente costose. Essenzialmente questo è dovuto al fatto che la vendita delle cartucce deve recuperare una parte dei costi di sviluppo e di produzione degli apparecchi. Dal punto di vista economico-aziendale questo viene anche denominato “principio di Rockfeller“.
Nel corso degli anni innumerevoli aziende hanno pensato di rigenerare cartucce per stampanti o di riciclare quelle vuote. In questo caso vengono sostituite tutte le parti usurate e la cartuccia viene infine ricaricata nuovamente di inchiostro.
Cartucce compatibili e ricaricate vari aspetti:
- Nel caso delle cartucce ricaricate si tratta essenzialmente di cartucce per stampanti pulite e ricaricate. La testina di stampa però ha già effettuato un’intera ciclo di vita.
- Le cartucce d’inchiostro compatibili rispecchiano l’originale e si differenziano solo in piccoli dettagli. Anche il chip sulla cartuccia viene rigenerato, ma segnala alla stampante che si tratta di una cartuccia rigenerata. Può capitare che il display del livello di inchiostro non funzioni o che il driver della stampante mostri alcuni avvertimenti.
- L’inchiostro della stampante è composto da una serie di sostanze che variano da produttore a produttore. I produttori di apparecchi non divulgano la formulazione esatta. L’inchiostro di produttori terzi, che viene usato nella ricarica o nelle cartucce rigenerate, non è detto che sia pessimo. Tuttavia in alcune circostanze potrebbe non dare i giusti risultati di stampa.
Si possono ricaricare anche le cartucce per stampanti?
In linea di principio è possibile. Possiamo solo dare consigli nel settore privato. In particolare, nelle attuali cartucce per stampanti con chip, sussiste il problema che le stampanti continuano a classificare la cartuccia ricaricata come “vuota“. Ci sono però alcune cartucce per stampanti per apparecchi di HP e Lexmark, che vengono ricaricate in modo professionale e talvolta sono anche disponibili nel nostro negozio.
Dove si conservano le cartucce per stampanti?
Le nuove cartucce si conservano al meglio in un cassetto di scrivania, dove la temperatura non supera i 25 gradi Celsius. Non serve conservare le cartucce in frigorifero, è inopportuno farlo.
Quali cartucce per stampanti durano più a lungo?
Le cartucce per stampanti di capacità estremamente alta sono le più durature. Alcuni produttori denominano queste cartucce “X” o “XL” o “HC”. È importante notare che la durata indicata sulle cartucce si riferisce a una copertura della pagina del 5%. Se le vostre cartucce si esauriscono sempre velocemente dovreste pensare all’acquisto di una stampante laser. È importante ricordare che ad ogni pulizia della stampante si consuma moltissimo inchiostro.
Per quanto tempo si possono conservare le cartucce per stampanti?
Al contrario del toner, sulle cartucce per stampante si trova talvolta la data di scadenza. Ci sono anche stampanti che prendono più o meno sul serio questa data. Generalmente nel caso di una conservazione corretta la durata varia da uno fino a due anni. Per corretta intendiamo una conservazione delle cartucce negli imballi originali in un cassetto a temperatura ambiente normale.
Le cartucce per stampanti non vengono riconosciute
Le cartucce originali dovrebbero essere riconosciute all’inserimento. Per questo bisogna assicurarsi che le cartucce siano adatte alla vostra stampante. Nel caso di cartucce compatibili c’è un’intera serie di motivi per cui queste non vengano riconosciute. La maggior parte di questi motivi sono collegati al chip che si trova sulle cartucce.
Dove e come si vede il livello di riempimento delle cartucce d’inchiostro?
Nel driver stampante o anche display della stampante. Di norma il livello di riempimento è solo stimato. Le stampanti a getto d’inchiostro come le stampanti laser stimano il livello di riempimento in base alle informazioni che la stampante raccoglie durante la stampa. Durante l’utilizzo di cartucce compatibili può capitare che l’indicatore del livello di riempimento non funzioni in maniera corretta!
Il segreto dell’inchiostro per stampanti
La precisa composizione degli inchiostri per stampanti di norma non viene pubblicata. È noto che l’inchiostro per stampanti a getto d’inchiostro è composto essenzialmente di acqua. Il contenuto in acqua ca da 50% fino al 90%. In particolare la purezza dell’acqua è molto importante per contrastare sedimentazioni nella testina di stampa. La composizione dell’inchiostro si differenzia da produttore a produttore ed è, in ogni caso, perfettamente integrata con la testina di stampa della stampante.
Nel settore home office e small office le stampanti utilizzano a seconda del tipo inchiostri “dye-based” o “pigmentati”.
- Inchiostro dye-based – Inchiostro colorante a base di acqua
Nel caso di inchiostri dye-based si tratta semplicemente di inchiostri in cui la sostanza colorante è sciolta completamente in acqua. Gli inchiostri dye-based offrono una buona riproduzione del colore, tuttavia non sono particolarmente resistenti ai raggi ultravioletti e offrono buoni risultati di stampa solo su carte fotografiche. Le stampe non sono resistenti all’acqua, infatti se si volesse, ad esempio, lavorare su di esse con un evidenziatore potrebbe accadere che l’inchiostro si sciolga e sfumi la stampa.- Vantaggi:
– bassi costi di produzione
– brillantezza del colore ed un più esteso spazio colore nel caso di stampe ad alta risoluzione.
- Svantaggi:
– resistenza relativamente bassa ai raggi ultravioletti
– bassa resistenza all’acqua, compensata in parte con una speciale carta fotografica.
- Inchiostro pigmentato a base di acqua
Gli inchiostri pigmentati a base di acqua sono essenzialmente più resistenti alla luce rispetto agli inchiostri dye-based e dispongono di singoli pigmenti coloranti insolubili in acqua.
Le stampe di testi in particolare presentano un’alta qualità e resistenza allo strofinamento – ad esempio marcando con evidenziatori.
Gli inchiostri pigmentati non si adattano così bene alla stampa di foto, poiché le loro molecole sono più grandi rispetto a quelle degli inchiostri dye-based e per questo non penetrano in maniera ottimale nella speciale carta fotografica. Rappresentano complessivamente un minore spettro di colori e sono in una certa misura più resistenti all’acqua. La qualità di stampa su carta normale è spesso migliore che con inchiostri dye-based, perchè l’inchiostro, a causa dei pigmenti più grandi, non viene assorbito così facilmente nella carta. Lo svantaggio è il prezzo più elevato.
Smaltire correttamente le cartucce per stampanti vuote
Le cartucce per stampanti non rientrano tra i semplici rifiuti domestici.
Le cartucce per stampanti con la testina di stampa in particolare possono essere ricaricate da imprese specializzate. Sono perciò dei vuoti richiesti. Ci sono alcune imprese su internet che acquistano queste cartucce.